Dal prezioso mosto di Moscato si ottengono due vini DOCG, entrambi garantiti dal sigillo dello Stato italiano. La loro particolarità è un residuo zuccherino che, grazie a una sapiente acidità e all'inconfondibile aroma primario dell'uva, non stanca il palato. Questo profumo muschiato, intenso e delicato, ricorda la fioritura del glicine e del tiglio, la succosità estiva di pesche e albicocche, con un finale agrumato di limone e fiori d'arancio.
Il moscato d'Asti
Doppia Eccellenza
Denominazione
L'Asti DOCG è una prestigiosa Denominazione di Origine Controllata e Garantita che nasce nel cuore di un'area collinare piemontese, estendendosi su 51 comuni tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo. Questa DOCG è dedicata alla valorizzazione del vitigno Moscato Bianco, i vini che si ottengono rappresentano l'eccellenza enologica del Piemonte.
Il vitigno
Immerso nel terroir vocato della zona dell'Asti DOCG, il Moscato Bianco rivela la sua anima più nobile, distinguendosi per una finezza ed un'eleganza superiori rispetto ad altre varietà.
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Come si produce
La viticoltura del Moscato è un affare di comunità: 6.500 famiglie di diretto-coltivatori lavorano quasi 10.000 ettari, producendo circa 650.000 ettolitri di mosto all'anno.
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Quando gustarli
L'Asti Spumante e il Moscato d'Asti si rivelano compagni ideali per una sorprendente varietà di momenti. Se la tradizione li consacra come protagonisti di celebrazioni e festività, o come elegante conclusione di ogni pasto, la loro versatilità va ben oltre.
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Come servirli
Per apprezzare appieno le nuances dell'Asti Spumante e del Moscato d'Asti, la scelta del bicchiere riveste un ruolo cruciale. Si raccomandano calici di cristallo liscio e trasparente, privi di lavorazioni che potrebbero distorcere la percezione visiva e olfattiva.
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