Tra le Vie di Mango

Sulle tracce della storia

Proseguendo tra i vicoli del borgo, sotto l’arco di Porta Avene, si incontra un affresco araldico che racconta la storia di Mango attraverso gli stemmi delle dominazioni che si sono succedute nel tempo. Poco più avanti, lo sguardo si apre sulla piazza del castello, dominata dal grande dipinto del Marchese di Busca, nobile figura centrale nella storia del paese.

Un museo diffuso tra le vie

I vicoli si animano di dettagli preziosi: dipinti medievali su coppi, piastrelle in cotto che raffigurano antichi mestieri, scene di vita contadina, erbe officinali, stemmi, dame e cavalieri in sagome di corten, giardini dipinti e affreschi murali. Un’opera di grande impatto visivo è quella realizzata dall’artista Tore Milano, che decora oltre 40 metri del selciato in vicolo Lamarmora con un itinerario visivo suggestivo e immersivo.

La memoria fotografica e l’arte contemporanea

Da non perdere il percorso fotografico “Come eravamo”, una toccante raccolta di immagini in bianco e nero che documentano la vita quotidiana delle famiglie manghesi dalla fine dell’Ottocento agli anni Cinquanta del Novecento.

All’ultimo piano del castello, all’interno dei locali dell’Enoteca Regionale del Moscato, si trova la Pinacoteca delle Langhe: una collezione sorprendente di opere di artisti locali, autentico scrigno d’arte e creatività del territorio.

Sculture e simboli identitari

In piazza Avene e piazza XX Settembre si possono ammirare i monumenti in bronzo e pietra realizzati dallo scultore Paolo Spinoglio, mentre nel cortile del castello e in via Molinari sono custodite due curiose sculture dedicate al Tabui, il leggendario cane langarolo dalla genealogia misteriosa.

Questo amato simbolo di fedeltà, intuito e libertà è anche protagonista di una festa popolare annuale, tra musica, racconti e tradizioni contadine.

Mango è un borgo che si svela a poco a poco, tra arte pubblica, memoria collettiva e paesaggio vitivinicolo. Un luogo dove il tempo si osserva, si ascolta, si immagina.